Alberobello (alt. m. 420 - ab. 10.000 circa) sorge su un esteso rilievo tagliato da un avvallamento prodotto da un antico corso d'acqua. Il paesaggio circostante, ricco di uliveti, vigneti e ciliegeti, si presenta con doline del tipo carsico o con terrazzi la cui genesi è legata a fenomeni tettonici.
La forma dell' intera zona è stata determinata dall'azione di erosione operata dalle acque meteoriche, sia in superficie che in profondità, sulle tracce calcaree. Da queste rocce stratificate è tratto il materiale da costruzione utilizzato per la copertura dei tetti conici dei trulli - "chiancarelle"..
Unica per i suoi caratteristici trulli, si distingue anche per essere stata una delle ultime città a liberarsi dal Feudalesimo.
I primi insediamenti nel territorio risalgono all’inizio del secolo XV sotto il dominio dei conti di Conversano, il quale durò sino al 27 maggio 1797.
Le prime case iniziarono a costruirsi agli inizi del 1800; fu l'abbondanza di "chiancole" a facilitare tali costruzioni che, collocate l'una accanto all'altra, contribuirono a formare quel magnifico, "singolare" panorama che oggi si ammira: "IL RIONE MONTI".
Nel 1930, il rione " Monti " venne elevato a "Monumento nazionale" e come tale, sottoposto alla tutela della Sovrintendenza alle Antichità e Belle Arti e del Ministero della Pubblica Istruzione, con la seguente motivazione: " Il rione "Monti" di Alberobello, in provincia di Bari, eccezionale per le sue costruzioni a trullo, non deve più oltre essere deturpato da costruzioni moderne che mutino la linea caratteristica del paesaggio, poiché ha importante interesse pubblico ed è quindi sottoposto alle disposizioni contenute negli articoli della legge 20 giungo 1909, N. 364, per la protezione delle antichità e belle arti ".
Sempre nello stesso anno con lo stesso decreto del 1930 vennero dichiarati “Monumento nazionale” il rione "Aia piccola", interamente popolato da trulli ed abitato da 415 cittadini; il "Trullo sovrano ", caratteristico perché fornito di un primo piano anch'esso a trullo; ed infine " Casa D'Amore", posta al centro del paese, per essere stata la prima abitazione costruita a cotto, con malta e calce e per essere stata sede del primo municipio di Alberobello.